"..Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire; ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto. In quella stessa regione c’erano anche dei pastori. Essi passavano la notte all’aperto per fare la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce, così che essi ebbero una grande paura. L’angelo disse: «Non temete! Io vi porto una bella notizia, che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi nella città di Davide, è nato il vostro Salvatore, il Cristo, il Signore. Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia». Subito apparvero e si riunirono a lui molti altri angeli. Essi lodavano Dio con questo canto: «Gloria a Dio in cielo e pace in terra agli uomini che egli ama». Poi gli angeli si allontanarono dai pastori e se ne tornarono in cielo... (Lc 2)"
Oggi mi va di stare in mezzo a quei pastori.
Erano gente reietta i pastori, senza arte ne` parte, senza casa, senza proprieta`.
Curavano le pecore degli altri e dormivano in mezzo ai campi esposti ai pericoli, lontani dalla citta`, alla periferia dei paesi. Gli sfigati della societa`?
A me va bene cosi` perche` e` a loro che sono apparsi gli angeli e hanno portato la notizia buonissima che qualcuno era arrivato sulla terra per amarli.
Siamo stati li` ieri sera davanti al presepe a mostrare alla Sacra Famiglia le nostre mani vuote perche` Maria ci metta dentro quel bambino piccolo piccolo appena nato. Me la ricordo la sensazione di avere finalmente tra le mani quella cosetta morbida e profumata che mi ero portata dentro senza poterla vedere per 9 mesi. Finalmente era qui tra le mie braccia, ci conoscevamo, potevo sbaciucchiarla, strofinarla, nutrirla e guardarla per ore senza mai stancarmi.E per Maria sara` stato lo stesso, lei che era cosi` giovane e fresca, Gesu` sara` stato il suo cuccioletto da curare, con cui giocare oltre che suo figlio.
Quando ero una ragazza avevo fatto un bellissimo presepe in DAS completo di un sacco di personaggi e stavo a guardarlo da vicino la sera quando accendevo le lucine. Era bellissimo, mi sembrava di essere li` in mezzo alla folla curiosa dei pastori ed in effetti io c'ero sul serio: ero una statuina di das come gli altri, con i miei boccoli scuri e i jeans e li` accanto c'erano anche i miei.
La cosa di mettere la famiglia dentro il presepe l'avevo imparata a casa di N. quando eravamo fidanzati e mi era piaciuta tantissimo. In effetti e` bellissimo stare li` tra il muschio, accarezzare le pecorelle, guardare giocare i miei fratelli con la segatura nel vialetto e magari assaggiare la caciotta che ha portato quel pastorello...
BUON NATALE!