da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

domenica 28 aprile 2013

Sono una lettrice golosa: vacanze e scones.

Testo Narrativo di E.M.
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Dried Fruit Scones
 
Siamo appena tornati da un viaggio: io, mio marito e le due figlie grandi a Londra, i tre piccoli a Venezia.
Ognuno ha vissuto questa vacanza a modo suo portando a casa moltissimi ricordi.
I miei come al solito sono principalmente legati a gusto e olfatto: il cibo del luogo che visito e` per me strettamente connesso con la sua conoscenza, non posso prescindere da frequenti visite a farmer markets, supermercati, bottegucce. Ficco il naso in ogni cosa che non conosco e mi godo il ritrovamento di profumi e sapori noti come fossero parenti lontani da lungo tempo e ora di nuovo con me.
 
 
 
Mio figlio E. (7 anni) stamattina ha scritto un piccolo tema sul suo soggiorno appena trascorso.
Gli sono stata accanto durante la composizione ad ascoltare le rotelline del suo cervello muoversi.
Me lo sono goduto tutto.


  TESTO NARRATIVO
LA MIA VACANZA
 
 
Io narro la mia vacanza a Venezia.
Prima mi sono preparato per partire.
Sono salito in macchina e sono partito con la mia famiglia.
Dopo due ore e mezzo sono arrivato alla casa dei nonni e degli zii, era mezzanotte e sono andato a letto con un libro di Harry Potter.
Il giorno dopo mamma, papa`, M. e E. sono partiti per Londra.
In questi giorni di vacanza ho giocato con l'X-box 360, sono andato in barca a pescare seppie con mio zio D., ho giocato con mio cugino D. a ping-pong, a Gundam, ho disegnato Batman, ho mangiato le seppie che ho pescato.
Quando la mia mamma e` tornata da Londra mi ha portato un occhio che rotola e si illumina, una maglietta, una scimmietta di peluche che si chiama Coconut e un pallone gigante gonfiabile.
Mi e` piaciuta questa vacanza.





Poi abbiamo fatto merenda con  "Dried Fruit Scones" spalmati di burro e composta di fragole.

Gli Scones sono dei piccoli dolcetti diffusi in tutto il mondo anglosassone, pare di origine scozzese.
Sono a base di farina, latte o derivato, poco zucchero e lievito istantaneo. Principalmente le forme in cui e` possibile trovarli nei negozi sono due: rotondi un po' schiacciati o a spicchio di torta. Ma il primo tipo e` decisamente piu` diffuso. In genere quelli acquistati sono un'autentica delusione: asciutti e sbriciolosi, in poche parole danno la sensazione di essere vecchi. Li ho acquistati da Valvona & Crolla ad Edinburgh e le mie grandi aspettative di assaggiare qualcosa di veramente speciale (vista la qualita` dei prodotti che vende ed il loro prezzo) sono state ampiamente deluse.
Quelli fatti in casa sono moooolto meglio.

Il primo contatto con gli Scones lo ebbi grazie ad un minuscolo libricino di dolci che la mia amica B. mi aveva portato anni fa dal suo viaggio in Irlanda (assieme ad uno strofinaccio decorato con motivi gaelici).
Li` per li` non capivo dalla ricetta quale sarebbe stato il risultato di questo assemblaggio cosi` anonimo, di cosi` poche cose.
A distanza di anni invece provai quella ricetta perche` mia figlia L. durante lo svezzamento risulto` intollerante al tuorlo d'uovo e cercavo qualcosa di alternativo allo yoghurt e alla frutta che non fossero i biscottini industriali. Gli scones infatti non contengono uova.
Fu un'autentica scoperta! Sono buonissimi, facilissimi da fare (ma proprio facilissimi eh?) e i bambini li adorano. Gli ingredienti sono cosi` pochi, facili da reperire ed economici che al di la` della questione salute vale proprio la pena di puntare sul massimo della qualita`, per poter apprezzare la loro fragranza.
Nella ricetta base non sono previsti aromi (gli scozzesi primitivi erano abbastanza ingegnosi, ma un po' grezzi nei gusti: vedi haggis e oatcakes.... ) per cui nel tempo la ricetta e` stata raffinata con l'aggiunta di frutta secca di tutti i tipi, pezzettini di mela o gocce di cioccolato.
Se si usa latte nella ricetta questo va accompagnato da un po' di burro altrimenti si sostituisce tutto con panna oppure latticello (molto usato al Nord) o yoghurt che rendono la preparazione soffice e morbida.

A casa mia spopola questa ricetta che varia di volta in volta in base alla frutta secca che ho in dispensa e dalla presenza o assenza di latticello nel frigorifero.

A Londra l'ultima sera siamo andati a mangiare in un ristorante nel quartiere turco della citta` e al ritorno nonostante fossero le 22.30 i negozi erano ancora aperti e mi sono letteralmente lanciata in una bottega di frutta secca meravigliosa! I prodotti erano posti in enormi sacchi di iuta aperti e affiancati uno all'altro tutti in riga oppure in cassettine di legno piu` in alto su delle mensole. L'effetto finale, probabilmente del tutto casuale, era un mosaico di colori caldi: arancione, bruno, cacao, giallo, verde muschio, rosso. Una festa per gli occhi e per l'olfatto. Inutile dire che ho scassato all'infinito la commessa perche` mi facesse assaggiare tutto quello che non conoscevo: goji, uvetta verde, noci pecan (finalmente!) e un sacco di altra roba che purtroppo la signora non mi ha permesso di fotografare.
Ho portato a casa alcuni pacchetti (per me preziosi come l'oro) e mi sono dedicata alla preparazione di questi scones con tanta nostalgia nel cuore.
Poi abbiamo allegramente fatto merenda tutti assieme.

Dried Fruit Scones
per 20 scones rotondi:

510g di farina 00
2 cu di lievito istantaneo
1 cu di sale
120 g di zucchero
300g di frutta secca mista (uvette, fichi, albicocche, mirtilli, noci, nocciole, mandorle, pinoli)
100g di canditi misti (arance, zenzero, cedro, limone)
200g di panna

Ammollate nell'acqua calda la frutta secca morbida e tritate non troppo finemente quella dura.
Mescolate tutti gli ingredienti assieme e formate delle palline grandi come mandarini. Poneteli su un foglio di carta forno e infornateli a 200 gradi per 25- 30 minuti. Non devono scurirsi molto e una volta sfronati lasciateli raffreddare bene, cosi` l'interno acquistera` la consistenza giusta.
Cheers!








 

2 commenti:

  1. Mi hai fatto venire una grande nostalgia con questo post. Anche a me piacciano gli scones che ho mangiato tante volte a Londra e in un college di Eastbourn e sono d'accordo con te, quelli fatti in casa sono morbidi e profumati. Una mia mamma a scuola, cresciuta e vissuta in inghilterra, li ha fatto conoscere ed assaggiare a tutti i bimbi della classe. Bellissime le foto.

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    1. Le mamme hanno grandi potenzialita` in questo senso: io anche se non sono americana quest'anno per il venerdi` santo ho portato a scuola durante la lezione di inglese gli Hot Cross Buns! Il cibo e` un modo per istruire oltre che per nutrirsi!

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Questo commento sara' letto anche dai miei bambini, tienilo presente!
Grazie Scake