da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

giovedì 14 giugno 2018

"Tre Piani" di Eshkol Nevo e un muffin - perché sono sempre stata e rimango tuttora una lettrice golosa

dal mio profilo Ig
Torno a Nevo dopo qualche anno, con tanta speranza che mi catturi come mi ha catturato in precedenza. E non mi delude. La scrittura di Eshkol Nevo mi coinvolge  così intensamente che a volte devo fermarmi e sospendere per prendere fiato. Racconta le cose come le racconto io (no, molto meglio), con la stessa fretta, la stessa capacità di infarcire i periodi di dettagli (sono una maga in questo), lo stesso punto di osservazione delle cose. Ha una profondità una lucidità e un perspicacia che mi spiazzano e mi solleticano continuamente. E in questa lotta tra le due reazioni divoro il suo romanzo. A volte sono talmente immedesimata nei suoi personaggi da provare dolore. Soffro fisicamente, sento male al cuore, le farfalle nello stomaco, l'ansia. Parla di me o non di me? Non so più chi sono. Sono io o è Ayelet ? Sono io o Arnon? Siamo io e mio marito o Ani e Hassaf? Non abbiamo gli stessi problemi, ma di fronte alla quotidianità reagiamo allo stesso modo. 
In questo romanzo sono tre le coppie che ci vengono presentate e, come cita la sinossi, l'autore gioca con gli archetipi che convivono secondo Freud nell'essere umano ES, IO e SUPERIO. 
IO il mediatore tra ES che è l’insieme caotico e turbolento delle pulsioni e SUPER-IO che è la coscienza morale, una sorta di censore morale che giudica gli atti e i desideri istintivi dell’uomo.
I sei protagonisti finiscono per essere il paradigma della vita di tutti noi. 
Solo che loro sanno raccontare, si aprono, non hanno paura di annoiare chi li ascolta perché l'urgenza di farsi aiutare è più forte. E non so se la risposta che riceveranno li guiderà alla soluzione. Forse la cercano in me, a volte vorrei consigliarli, a volte rimango inerme di fronte al loro bisogni di aiuto. 
Sono io allo specchio. 
Chi mi può aiutare?
Forse Dvora può. E' l'ultima delle mogli in questo romanzo, la più attempata. Dvora che finalmente inizia ad affrontare la relazione tra suo marito e suo figlio riconoscendo tutta la sua incapacità di amare come vorrebbe e ripartendo da lì. Capisce che è necessario convivere con l'idea che i figli nonostante i nostri desideri, le nostre proiezioni su di loro, i nostri discorsi, incoraggiamenti, consigli, prediche alla fine scelgono di essere chi vogliono essere e che questa realtà va accettata incondizionatamente. Così come da piccoli fiutano la nostra stanchezza di notti insonni e invece che lasciarci dormire qualche ora in più ci sfiniscono di pianti e richieste, così da grandi ci mettono costantemente alla prova con le loro idee diverse, le provocazioni, le richieste insistenti, le pretese. 
Perché vogliono essere amati senza riserve, senza sconti.  
Tutti noi siamo stati figli, più o meno molesti nei confronti dei genitori, possiamo mettere a fuoco quello che c'è stato tra noi e loro.  Ma io oggi sono anche madre di bambini piccoli e di adolescenti e mi proietto in Dvora, misuro il mio futuro sul suo presente. 
Lei reagisce in questo modo, ce la farò io? Lei tace e io? 

Consiglio assolutamente la lettura di questo libro. Assolutamente.
E anche degli altri due romazi di Nevo che ho letto anni fa e di cui ho parlato qui.

Per quanto riguarda il dolcetto che compare nella foto accanto al libro dirò che è un muffin senza zucchero e senza farina e che la sua realizzazione è davvero semplicissima.
Di seguito la ricetta.

Muffin di farina integrale senza zucchero 

 1 cup di semi di lino tostati e macinati
1 tazza di banana matura schiacciata
1/4 cup di olio vegetale
2 uova grandi
1 1/2 cup di farina integrale
1 cucchiaino di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale 
1/2 tazza di prugne secche denocciolate tirtate finemente
1/4 cup cioccolato fondente in gocce
Preriscaldare il forno a 180.
In un robot da cucina unire le prugne, la banana, le uova e l'olio fino a che l'impasto sia liscio.
In una ciotola unire la farina, i semi di lino, il lievito e il sale. 
Mescolare gli ingredienti secchi e umidi e aggiungere le gocce di cioccolato.
Cuocere per 15 - 20 minuti e fare la prova stecchino. 
Io uso gli stampini in silicone per evitare di ungere i pirottini.