da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

giovedì 11 dicembre 2014

Japan Mood


Sto leggendo romanzi che alimentano il mio mood del momento. 

Credo capiti un po' a tutti prima o poi di trovare letture che si inseriscono bene nel periodo che si sta vivendo, magari altre invece ne sono distanti o viaggiano in senso parallelo alla vita di tutti i giorni. 
E non si tratta solo di genere letterario, ma proprio di contenuti: sentimenti miei che ritrovo scritti sulle pagine di un romanzo, sensazioni che mi appartengono, esperienze vissute, ragionamenti che mi frullano in testa che un'altro e` riuscito a tradurre in storie interessanti, come forse io non avrei mai saputo fare.
Quante volte mi e` capitato! E piu` "divento grande" piu` faccio di queste esperienze letterarie.
Con "La porta" di Natsume Sōseki e` andata cosi`, un anno fa quando me lo sono fatto prestare da Stefania le sensazioni provate furono esattamente queste: un senso di familiarita`, tra le righe della storia trovavano finalmente un nido i miei pensieri inespressi, la scrittura lenta e delicata di Sōseki mi ha conquistata, mi sono riposata nei dialoghi intimi dei suoi personaggi. 
Poi e` successo che sono entrata "nel tunnel" e quell'autore mi ha portata lontano. 
Mi sono lasciata coinvolgere dalle atmosfere orientali e complice il corso di lingua giapponese che, con molto coraggio (ma anche una buona dose di incoscienza lo ammetto) ho intrapreso sono andata alla deriva. Mi trovate sulle spiagge di Okinawa a leggere o in un caffe` a Tokyo ad esercitarmi sui katakana o ancora in un giardino a osservare la gente che passa o al mercato a tentare di comunicare con i venditori al banchetto della verdura. Sono qui ma sono molto anche li` e non e` escluso che un giorno non ci sia proprio in carne ed ossa. 

mercoledì 1 ottobre 2014

M. (13 anni) recensisce "L'Amazzone di Alessandro Magno" di Bianca Pitzorno

L'Amazzone di Alessandro Magno
Bianca Pitzorno
ed. Mondadori Junior


Questa storia e` ambientata tra il 336 a.C. e il 327 a.C., quando Alessandro Magno viaggiava per l'Oriente conquistando quelle che erano l'antica Turchia, Palestina, Egitto, Iraq, Iran, Afghanistan, Pakistan e molti altri paesi ancora...
A quel tempo Alessandro Magno viaggiava a capo di una carovana di persone che si ingrandiva man mano che conquistava le citta` e i paesi. 
Il protagonista della storia non e` Alessandro Magno pero`, ma una bambina di nome Mirtare.
Questa bambina era stata adottata da Alessandro quando era piccolina e lei stessa non conosce le sue origini. Nel momento in cui inizia il romanzo Mirtare ha 5 anni e viene istruita al pari dei bambini maschi della carovana da Eumene, il vecchio cancelliere del padre di Alessandro; infatti anche se a quel tempo dare istruzione alle donne era considerato uno spreco, Mirtare prendeva lezioni grazie ad un piccolo capriccio di Alessandro che la teneva in grande considerazione.
E` cosi` che la storia si snoda lungo le antiche strade dell'Oriente tra una meraviglia e un'altra, descrivendoci anche la cultura degli antichi greci, delle loro credenze, paure, abitudini e la vita sulla carovana sempre in movimento, ma soprattutto della bonta` di Alessandro Magno, delle sue ricchezze e della sua grandezza.
Mirtare in seguito scoprira` qual'e` la sua origine e prendera` decisioni inaspettate che io non ho potuto fare a meno di approvare e ammirare, perche` secondo me sagge e coraggiose.

A me questo libro e` piaciuto molto, perche` oltre che a raccontare una storia personale, tiene una sorta di lezione di storia, ma non una di quelle noiose al contrario molto scorrevole e piacevole. Mi ha portato indietro nel tempo tra i greci e mi ha incuriosito leggere quello che pensavano quando accadeva un fatto e capire perche` ragionavano in quel modo. 


giovedì 10 luglio 2014

Un semestre di letture - Prima Puntata: Eshkol Nevo

Non scrivo qui da molto tempo.
O meglio non pubblico perche' in realta` ho un sacco di post tra le bozze, ma devo concludere con le parole giuste e non sono del tutto soddisfatta.
L'ultimo post risale a gennaio 2014, da quella data la sottoscritta ha letto la bellezza di 16 libri (ma quando?) e ne ha in lettura molti altri (conoscete gia` il mio account aNobii?).
Volevo scorrere rapidamente con una serie di "puntate" cio` che ho letto e condividerlo perche` c'e` molto che vale la pena di scoprire.

In questa prima diciamo cosi` "puntata" vorrei parlare di due libri bellissimi di Eshkol Nevo, scoperti casualmente grazie alla recensione che ne faceva un settimanale appoggiato sul tavolino nella sala d'aspietto del medico (a proposito non pensate che le sale d'attesa possano essere un ottimo punto di scambio libri?)
Vi invito a leggere questo autore, io adoro la sua scrittura: mi cattura, mi affascina, mi coinvolge e non sono piu` capace di smettere. Entro nel suo mondo, mi piaccia o no cio` di cui sta scrivendo. 

Più riguardo a NeulandPer primo ho letto "Neuland" che e` una storia ambientata ai giorni nostri . Un uomo e una donna partono da Israele per il Sud America, non si conoscono e stanno ognuno cercando una persona diversa: lui si chiama Dori ed e` sulle orme di suo padre preoccupato perche` da troppo tempo non ne ha notizia, lei si chiama Inbar e cerca se stessa o meglio la persona che vorrebbe essere. Finiranno per incontrarsi e collaborare assieme e troveranno ovviamente molto altro.
La storia e` tanto assurda quanto possibile, ma non ho potuto smettere di leggerla e nonostante il libro conti 640 pagine l'ho divorata in 18 sere facendo anche le ore piccole fino a che gli occhi si chiudevano da soli.

Più riguardo a La simmetria dei desideri

"La simmetria dei desideri" e` stato un acquisto obbligato: dopo aver preso in prestito "Neuland" e aver apprezzato cosi` tanto questo autore ho deciso che il libro successivo doveva rimanere mio. Ed e` quello che ho amato di piu`. Sono arrivata al punto di interromperne la lettura quando ormai intuivo che la storia era all'epilogo, vedevo assottigliarsi il numero delle pagine e pensavo: "Oddio no! Sta per finire davvero! Non voglio uscire da qui!", ovviamente ho resistito due giorni e poi mi ci sono ributtata a capofitto sperando che Nevo avesse in progetto un altro romanzo o (chissa`?) proprio il seguito di questo. I protagonisti sono 4 amici e la loro storia personale e comune si dipana nel tempo scandita dai mondiali di calcio. Yuval che e` uno dei quattro e` anche la voce narrante. Forse e` troppo poco quel che ho riferito fin qui, ma non mi sento di raccontare nulla di questa storia, non mi va di anticiparvi niente della delicatezza di questo legame di amicizia ne` della forza dei sentimenti che pervade tutto il libro e neanche dell'umilta`, lealta` e intellligenza di Yuval. Secondo me e` un capolavoro e meriterebbe davvero anche una rilettura, anche meno tumultuosa della mia perche` e` questo che mi ispira la scrittura di Nevo: divoro le righe, i capitoli, mi rigiro le frasi sulla lingua e non ne sono mai sazia. Aggiungo solo che in otto serate di lettura l'ho terminato, compresi i due giorni di pausa forzata!


Ci tengo a precisare che hanno spesso paragonato Nevo ad autori come Amos Oz e David Grossman, definendolo "il loro erede"; ovviamente mi sono messa a verificare di persona, ma al momento (e comunque lo ha detto tra le righe Nevo stesso in una recente intervista a Milano per Libreriamo) mi pare che a parte il fatto che tutti sono scrittori ebrei contemporanei il ritmo di Nevo sia davvero unico.
Sempre disposta a rimangiarmi tutto, solo dopo aver completato la lettura degli altri due ovviamente.

Nel prossimo post vi presentero` altri 5 romanzi tutti di un unico autore che sono stati la conseguenza diretta della lettura di Eshkol Nevo, per non uscire dal mondo ebraico, per ritrovare il sapore della narrazione pulita, ma altamente introspettiva. Gli ebrei le sanno raccontare le storie, davvero.
E poi cosi` mi sono trovata catapultata in una dimensione apparentemente lontana, ma in realta` vicina a tutti noi: la guerra.

domenica 19 gennaio 2014

M. (13 anni) recensisce "Eragon" di Christopher Paolini



ERAGON
di Christopher Paolini
ed BURbig Rizzoli

Questo e` un romanzo, il Libro Primo del "Ciclo dell`Eredita`" de "La saga di Eragon".

Quando avevo circa 10 anni l'ho trovato in biblioteca, ma provando a leggerlo mi era sembrato difficile: non riuscivo ad afferrare la trama del romanzo.
Qualche giorno fa in  occasione del mio compleanno la mia amica Anna me l'ha regalato e al contrario di quello che era successo 3 anni fa mi sono subito immersa nella lettura rimanendone catturata.

Il protagonista di questa storia e` un giovane contadino di nome Eragon che abita in un paese della regione di Alagaesia che e` parte di un mondo fantastico il cui crudele imperatore Galbatorix cavalca un Drago come un cavaliere e si fa servire da malvage creature mistiche.
Eragon trova un uovo di drago che aspetta da millenni il suo cavaliere, ma l'evento e` solo apparentemente casuale, in realta` nel suo destino era scritto che lo sarebbe diventato, l'uovo l'ha scelto e per questo si schiude in casa sua e ne esce il drago Saphira.
Nel frattempo i servitori di Galbatorix vengono a sapere che l'uovo di drago e` in mano ad Eragon e lo vanno a cercare per portarglielo via, bruciano la sua casa e nel rogo muore lo zio adorato, che gli aveva fatto da padre.
Da qui inizia l'avventura di Eragon che parte per vendicarsi di questo omicidio.
Diventera` cavaliere, fara` amicizia con Saphira, ma durante questo percorso, tra nuove conoscenze e dolorose perdite, lo scopo del suo viaggio cambiera`.

A me questa storia e` piaciuta perche` e` ricca di avventure e quando sembra che tutto stia andando bene un problema e` dietro l'angolo, per questo motivo non e` mai noioso!
Il racconto e` facilmente leggibile perche` il linguaggio usato e` semplice.
Pur essendo privo di illustrazioni, a parte la mappa dell'Impero, ci sono molte descrizioni dettagliate di personaggi, ambienti e cose che ti aiutano ad entrare nell'atmosfera.
Sulla copertina l'immagine e` molto bella e realistica.



giovedì 2 gennaio 2014

E. (11 anni) recensisce "Il Diario di Lizzy Bennet" di Marcia William



Il Diario di Lizzy Bennet
Marcia William
ed.Rizzoli
 
 
Questo libro mi e` stato regalato da mia mamma per Natale e mi e` piaciuto molto e apprezzo che abbiano fatto una versione per ragazzi del libro di Jane Austen che si chiama "Orgoglio e Pregiudizio".
Lizzy Bennet e` una ragazza con una famiglia molto numerosa, vive nella campagna inglese.
Sua madre e` costantemente occupata nel trovare marito alle sue figlie.
Lizzy e` contraria a questa cosa anche se le piacerebbe avere un marito che la ami.
Tutto inizia quando due gentiluomini molto ricchi, belli e scapoli si stabiliscono in una elegante casa nelle vicinanze. Vengono subito coinvolti in varie feste perche` li si possa conoscere.
Uno di loro si innamora della sorella maggiore di Lizzy, mentre l'altro e` antipatico, scontroso e non sembra affatto socievole.
Lizzy e Darcy sono entrambi altezzosi e pieni di pregiudizi uno nei confronti dell'altro e vivono i momenti di festa e convivialita` come fossero delle torture.
Ma Lizzy pian piano scopre che Darcy e` un gentiluomo e a poco a poco capisce di essere attratta da lui.
 
Questo libro esprime bene cosa si prova ad essere innamorati, perche` Lizzy e` contraria al matrimonio di convenienza e quando si scopre innamorata di Mr Darcy e` molto sorpresa: non aveva mai provato un sentimento cosi` forte e scrive tutte le sue emozioni in questo diario.
Le vicende e le sensazioni sono presenti nel libro sotto forma di lettere incluse nel diario, ricordi (fiori secchi, piuma di uccello, foglie) e disegni e decori che Lizzy realizza sulle pagine.
 
 


Consiglio a tutti i ragazzi della mia eta` questo libro perche` e` molto curato nei dettagli, scorrevole, piacevole da leggere o anche solo guardare ed e` anche divertente in alcuni tratti.