da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

sabato 28 aprile 2012

M. (11 anni) recensisce "Anna dai capelli rossi" diu Lucy Maud Montgomery


Un bel libro, una meravigliosa avventura quella di Anna Shirley, l'orfanella di 10 anni che viene adottata da due anziani fratelli. Va percio` ad abitare ad Alvonea, che e` un'isola ricca di fiori, prati verdi, ruscelli, boschi e laghetti. Anna e` una sognatrice, infatti certe volte combina dei pasticci perche` si distrae.

Mi e` molto piaciuto perche` mi sono rispecchiata nei suoi sentimenti specialmente nelle sue amicizie con i compagni di scuola.

Il personaggio di Diana assomiglia molto a quello della mia amica del cuore, anche noi due condividiamo la stessa passione per il gioco sportivo, ci piace chiaccherare, scherzare, discutere sulla lezione appena fatta in classe. Io vi consiglio vivamente di leggerlo.

Le figure sono belle ma poco espressive.

martedì 24 aprile 2012

Venezia

Quante guide esistono per visitare Venezia? A giudicare da quelle esposte nella tabaccheria della sua stazione ferroviaria parecchie.

Venezia: questa signora ogni anno abbellisce la finestra che guarda il canale con i ciclamini  ..

Il libricino che posto oggi e' una delle tante, ma non ha molto in comune con queste, se non l'intento di farvi godere una visita alla citta'.


domenica 22 aprile 2012

Cosa stiamo leggendo oggi

Sono davanti a "Che tempo che fa", forse l'unica trasmissione che seguo assiduamente alla televisione a parte qualche documentario o "Report" alla domenica sera se riesco a non crollare.
LORO sanno che non dovrebbero disturbarmi, in realta' vengono a giocare sempre in quei due metri quadri che stanno tra me e la tv.
"Lasciatemi ascoltare kakkio!" Butta male, meglio stare buoni, si accucciano sul divano e si trovano qualcosa da fare. Lo so: sono terribile.


sabato 21 aprile 2012

E. (9 anni) recensisce "A spasso col mostro" di J. Donaldson e A.Sheffler

Questa storia parla di un topo che fa una passeggiata nel bosco. Incontra una volpe, un serpente, una civetta e tutti quanti lo vogliono mangiare, ma lui ogni volta risponde che e` stato invitato a cena dal Gruffalo'...ma il Gruffalo' e` frutto della sua immaginazione per non farsi mangiare o no?

Mi piace perche` i disegni sono molto significativi e perche` e` una storia in rima, come le altre storie che hanno fatto Julia e Axel.

In casa abbiamo altri due libri di questi autori: "Zog" e "La Strega Rossella".

autori: J.Donaldson e A.Scheffler-EMME edizioni

giovedì 19 aprile 2012

Cookbooks...per colazione!

Mi piace tanto la mia mensola carica di testi culinari e gastronomici.
Ogni tanto me la guardo tutta contenta mentre sono seduta a tavola.
Ci sono ricettari e riviste, ma ci sono anche libri che raccontano le ricette: romanzi e biografie che ruotano attorno alla cucina, saggi di cultura gastronomica, lavori sull'educazione alimentare e poi ci sono cataloghi e brochure .
Spesso mi piace anche solo sfogliarli per curiosare o rievocare un evento tramite un ingrediente, una ricetta, un utensile, una foto.

Ho voluto unire il piacere di scrivere alla curiosita' che ho per la cultura gastronomica.
Percio' ogni tanto postero' una recensione di uno dei testi della mia biblioteca personale che visto l'argomento ha un posto speciale nella mia cucina.

 Infatti ho pensato a lungo a dove mettere questi libri soprattutto i romanzi e le biografie.
Nella libreria in salotto in uno scaffale apposito? In camera mia sopra la testiera del letto? Perche' io li voglio sempre li' pronti, a portata di mano. Alla fine mi sono accorta che la mensola sopra il giro panca in cucina era il posto migliore perche' e' su quella panca che mi siedo a consultarli e rileggerli quando ho qualche minuto di calma apparente...


martedì 17 aprile 2012

Scake (40 anni) recensisce "La piccola casa nella prateria" di Laura Ingalls Wilder

(titolo originale "La piccola casa nei grandi boschi")
La piccola casa nella prateria e' un classico della letteratura americana. Di questa storia e' arrivata a noi italiani soprattutto la versione tv che negli anni ottanta si chiamava "La casa nella prateria" , una serie televisiva durata nove anni che ci ha accompagnato nella vita quotidiana di Laura, la protagonista, e della sua famiglia.
Nel romanzo originale l'autrice racconta la sua semplice vita di bambina nella casetta di tronchi ai margini dei Grandi Boschi degli Stati Uniti all'epoca dei pionieri, a cavallo tra la meta' dell'ottocento ed il novecento.

Cio' che piu' traspare dal racconto e' il suo immenso ed incondizionato amore per il papa' che e' ai suoi occhi un uomo forte, coraggioso, responsabile, ma anche corretto, buono e affettuoso. Semplicemente perfetto. La mamma resta sempre un po' in ombra, ma e' un bellissimo angelo del focolare, capace in tutto, quasi un icona di perfezione irraggiungibile. Laura e le sue due sorelline vivono nel loro mondo che ruota tutto attorno alla casetta isolata dalla civilta'.

Quello che mi e' piaciuto di questa lettura cosi' amena e' la dimostrazione che una volta si poteva essere autosufficienti in tutto. Nella famiglia ognuno aveva il suo ruolo e ci si aiutava ad esercitarlo per la sopravvivenza del nucleo famigliare. Il filo conduttore della storia sono le descrizioni del grande lavoro di papà e mamma durante l'anno. Questo lavoro è in armonia con la natura, ma serve a dominarla perché essa non prevalga (le bestie feroci, le condizioni metereologiche estreme...). Laura vive la sua realtà con grande serenità perché i suoi genitori con questo atteggiamento la affrontano.

C'è tutta una letteratura da esplorare sul ritorno alla natura e le fattorie autosufficienti, ma questo libricino parla anche ai bambini. Dice loro che perfino nelle loro case moderne esiste la possibilità di divertirsi con poco, di avere un ruolo che non è solo quello di fare il "capriccioso" o il "guastafeste" se non ha i cartoni animati. Si può essere anche il bambino che guarda fuori dalla finestra per vedere il cielo, quello che impara a cucinare ciò che poi mangerà, quella che mette in ordine i suoi vestitini per vederseli addosso tutti puliti e belli, quello che davanti ad un mestolo di legno immagina che con un po' di colore, un pezzetto di carta, della colla potrebbe diventare un bel soldatino.

Noi intanto nella settimana Santa abbiamo tolto il televisore dal salotto. Durante la Quaresima il papa' di N. (mio marito) lo eliminava sempre, erano 9 figli e non è mai morto nessuno, neanche la loro mamma !!!

lunedì 16 aprile 2012

M. (11 anni) recensisce "Il libro di Bullerby" di Astrid Lindgren


Questo libro parla di un piccolo villaggio di nome Bullerby, composto da tre case in cui abitano sei bambini. Una di loro si chiama Lisa ed e' la narratrice delle vicende del villaggio. Al centro della narrazione ci sono i bambini e le loro gite, i loro giochi, le loro emozioni.
Questi bambini sono i protagonisti di entusiasmanti avventure, feste in famiglia, avvenimenti speciali come la nascita di una bambina nel villaggio che tutti vogliono coccolare.

Mi e' piaciuto molto all'inizio quando al compleanno di Lisa le regalano finalmente una camera tutta sua. Mi e' piaciuta la descrizione di questa stanza speciale che contiene perfino un caminetto !
Mi e' piaciuto il fatto che i bambini stanno sempre insieme e che quando litigano fanno subito pace. Sono belle anche le descrizioni delle abitudini popolari legate alle feste tradizionali di Natale e della fine dell'anno (le lanterne di neve, i biscotti sull'albero, i regali da portare di casa in casa). Mi ha colpito che per divertirsi non hanno bisogno di guardare la televisione o usare il computer, che giocano all'aria aperta. Mi e' piaciuta anche la figura del nonno semicieco di Anna e Britta che da ragazzino era scappato di casa e che e' cosi' buono che regala caramelle e mele ai bambini. E' tanto legato alle sue nipotine, ma in fondo e' come se fosse il nonno di tutti i bambini di Bullerby.

La storia e' cosi' bella e l'autrice scrive cosi' bene che non si smetterebbe piu' di leggerlo!

NB di Scake: Questo libro e' ormai introvabile. L'edizione Vallecchi del 1978 l'abbiamo presa in prestito da una biblioteca di un piccolo paesino di quelli che non hanno i fondi per finanziarsi grandi acquisti e quindi custodiscono come un tesoro prezioso tutti i loro libri anche se molto vecchi.
Non capisco perche' quest'opera non trovi piu' posto nell'editoria italiana. E' cosi' bello !
Le illustrazioni originali sono come sempre di Ilon Wikland.

Benvenuti !

Ho aperto questo blog perche' per leggere rubo tempo ad altre attivita' e non riesco a farmene una colpa!

In fondo per leggere non c'é mai abbastanza tempo, inoltre leggere crea un tempo nuovo: quello che scandisce il ritmo di ciò che stai leggendo. Cioé quando leggi entri non solo in uno spazio nuovo, ma anche in un tempo nuovo.
Per questo io mi trovo a volte a leggere coricata di fianco sul letto con un braccio anchilosato ed un occhio chiuso contro il cuscino senza rendermi conto che é passata la mezzanotte, quando qualche ora prima avevo dichiarato disperata a mio marito di essere DISTRUTTA dal sonno!

Nel mio primo blog Un anno a casa sentivo la necessità di dedicare alla lettura più spazio.
Infatti le pagine dedicate alle recensioni dei libri che io ed i nostri figli abbiamo realizzato sono per lo più nascoste. Questo non rende l'idea di quanto la lettura sia importante a casa nostra.
I nostri figli dedicano ai libri molte mezz'ore della giornata non solo per leggerli, ma anche per copiarne le illustrazioni, usarli come scenari di fondo di nuove storie, imparare a memoria brani e trarre ispirazioni per nuovi disegni.

Quando sono diventata mamma per la prima volta 11 anni fa ho iniziato ad affidare alle manine di mia figlia libretti cartonati rivestiti di panno, di peluche, di sonaglietti o carta rumorosa che l'aiutassero ad imparare che quell'oggetto nuovo e sconosciuto ad ogni giro pagina riservava una sorpresa.
Oggi quella bambina e' cresciuta ed e' un'accanita lettrice. E cosi' naturalmente e' stato per gli altri in proporzione variabile, ovviamente ogni bambino e' unico, ma il rispetto per il libro come oggetto ed il piacere di sfogliarlo appartiene a tutti loro.
E' bellissimo vedere che cosa preferiscono leggere in base alla loro eta', ma anche ai gusti personali. Cio' che leggeva la nostra primogenita M. a 9 anni non colpisce E. che oggi e' una bambina di quell'eta'. E lo stesso vale per gli altri tre che sono due maschi e una femmina.

W IL LIBRO DI CARTA!

Sono sempre stata una appassionata lettrice con una predilezione per i libri. Il libro per me e' prezioso, anche se e' noioso, quando ero all'universita' passavo le ore a guardare e sfogliare i libri in libreria.
Una persona che tiene in mano un libro e legge per me e' un'immagine perfetta ed in fondo sorprendente. Stare con il naso tra le pagine per un lungo tempo assorto in un quello che in fondo e' un esercizio ottico che non stufa, ma anzi nutre il cervello stimolando l'apprendimento, la fantasia, l'inventiva, la creativita'... E' bellissimo no?
Toccarlo, soppesarlo, sfogliarlo, chiuderlo e aprirlo, metterci un segnalibro o farci un'"orecchio", annusarlo quando e' nuovo, siglarlo con il proprio nome, scrivere una dedica sulla prima pagina.
Non riuscirei mai a sostituirlo con uno schermo.
Forse sara' un mio limite con le nuove tecnologie che avanzano...


Insomma iniziamo una nuova avventura. Che cosa augurarci se non ...
BUONA LETTURA !


Luciano legge il giornale.
Oggi non c'e' piu', ma lui sa che gli saro' sempre grata per avermi insegnato ad usare la Bibbia:
il libro piu' importante della mia vita