da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

lunedì 28 gennaio 2013

M.(12 anni) recensisce "Dakota delle bianche dimore" di Philip Ridley



M. (12 anni) recensisce 
Dakota delle bianche dimore
Philip Ridley
ed Salani - gl'Istrici





Questo romanzo racconta l'avventura di due bambine: Dakota e Melassa. E` ambientato in una citta` un po' decrepita invasa da carrelli del supermercato. In uno di questi carrelli la signora Medusa trasporta qualcosa di misterioso. La storia si svolge attorno al contenuto di questo carrello che le due bambine cercano di scoprire e poi una volta scoperto si buttano alla sua ricerca aiutando Medusa a ritrovarlo perche` e` stato rapito. 
Questa storia mi e` piaciuta perche` si svolge in un luogo inverosimile, ma affascinante: una citta` piena di carrelli e` insolita e scomoda eppure loro riescono a viverci!
Non mi sono sono piaciute le illustrazioni perche` Dakota sembra una vecchietta ed invece e` una bambina.
Mi ha colpito la liberta` di queste bambine di poter rimanere fuori di casa molto tempo per cercare cio` che si e` smarrito.

mercoledì 16 gennaio 2013

Sono una lettrice golosa: col trucco e con l'inganno!

PRIMO TRUCCO E PRIMO INGANNO: IL KINDLE

Ho un kindle!
Io da me non l'avrei mai comprato, ma mio marito mi ha fatto una sorpresa a Natale.
La sorpresa e` stata grande perche` non si e` limitato a regalarmi il kindle (la versione base credo), ma ci ha costruito attorno a mano una custodia piena di ...amore ♥.
Ha fatto tutto da se`, di nascosto in soffitta.




lunedì 7 gennaio 2013

Scake recensisce The Bread Bible di Rose Levy Berambaum

Questa e` Rose
e questo e` il suo (e adesso mio) libro che mi e` stato regalato per Natale e con cui ho festeggiato l'arrivo dell'anno nuovo.


Questo libro parla del pane e dei pani dolci.
La prima parte parla di tutto cio` che occorre sapere qunado si vuol entrare nel mondo dei panificatori (attrezzature, tipi di lievito etc...) e poi vai col liscio!
Un tripudio di ricette con qualche illustrazione fotografica e molte di piu` disegnate.
Il libro e` accuratissimo nelle descrizioni e nei dosaggi (espressi in tre scale diverse).
Una breve introduzione narrativa racconta il pane che si va a preparare con semplicita` e con riconoscenza a chi ha ispirato Rose con quella ricetta.
Solo l'elenco di cio` che si puo` fare con questo libro sul leggio di casa fa venire l'acquolina in bocca:
pane rustico, pane alla pasta madre, baguette, ciabatta, pugliese, pane irlandese, doughnuts, bagels, pita, pancarre', pane irlandese, pane tedesco, pane svedese, pane ebraico, pane arabo, pizza e focaccia e poi pane alla banana, alle carote, al formaggio, buns al burro e cannella, muffins, brioches e chissa` quante cose ancora non ho menzionato.
Il vantaggio di avere sotto mano questo testo e` la percentuale di successi che otterremo seguendo queste ricette: sono talmente provate e riprovate che il fallimento e` quasi impossibile!
Mi piace anche il fatto che spesso Rose indichi delle scorciatoie rispetto al metodo classico di preparazione per chi vuole risparmiare un po' di tempo.
Io ho aperto le danze con questo pane che sta a pagina 324 "Levy's Real Jewish Rye Bread" e che non so davvero come descrivere perche` era cosi` ...STUPENDO che l'unico modo per capire sarebbe addentarne una fetta!

  



E` un pane che ha una piccola percentuale di farina di segale per cui la mollica e` uniforme e quasi..setosa! Contiene anche tanti semi di cumino (che io a dire la verita` ho ridotto un po' perche` mio marito non li adora) e la sua crosta sotto i denti fa SCRICH! Mentre l'interno e` soffice e profumato.

Poi ho realizzato il "Carrot Bread" di pagina 103 con le uvette e la cannella che e` un plum cake umido, spugnoso, speziato al punto giusto e sebbene sia piacevole anche da spalmare io lo preferisco al naturale.



Ho capito anche tante cose in piu` sull'uso della pasta madre che da autodidatta ignoravo completamente, ad esempio il perche` a volte le pagnotte vengano basse e bianche (lievitazione troppo prolungata) e a volte invece troppo umide all'interno e un po' collassate (troppo maltrattate dopo la lievitazione) e come trattare la superficie prima della cottura.
Io ero troppo energica, un tocco poco delicato. Il pane fatto a partire dal lievito madre vuole le carezze quando ha lievitato e non gli piace essere sballotato per passare dal recipiente allo stampo.

Questo libro OVVIAMENTE non esiste in italiano (non sia mai...) per cui lo trovate in lingua originale inglese, ma come sostengo sempre l'inglese in cucina e` very easy e i termini sono molto ONOMATOPEICI per cui alla fine e` pure divertente!

La casa editrice e` la Norton e lo trovate tranquillamente su Amazon.

martedì 1 gennaio 2013

Sono una lettrice golosa...a dieta!

Ebbene si.
Dentro di me scatto` qualcosa. Riflettendo sul digiuno e lunedi` 17 dicembre mi sono svegliata con la voglia di pesare quello che mangio, di annotarlo (sul diario alimentare) e di rinunciare a sgarrare sulla dieta.
E ce la faccio.
No aspetta che lo dico piu` forte:
CE LA FACCIO!!!!

Ce la sto facendo. Davvero. Non posso crederci.
Perche` adesso si e prima no?
Per parecchi motivi:
  1. perche` davvero non ce la faccio piu` a dover rinunciare a guardarmi allo specchio per non piangere
  2. perche` non entro piu` in nessun jeans e io ADORO i jeans, ci sono cresciuta dentro e ci voglio morire dentro!
  3. perche` non entro piu` neanche nelle mie scarpe
  4. perche` la mia faccia e` cambiata moltissimo e gia` non sono affatto fotogenica, col doppio mento poi....
  5. perche` la mia pancia mi ingombra da morire come quando ero incinta!
  6. perche` desidero dare un po' di tregua al mio povero apparato digerente che lo vedo molto stanco...
  7. perche` non ho i soldi per rifarmi il guardaroba!
E non sto morendo!!!
E` questo che mi sconvolge di più perche` fino a poco tempo fa solo la sensazione di fame mi metteva addosso ansia e agitazione. Adesso no. Adesso tengo duro e soffro meno.
Ieri ho perfino rifiutato un cioccolatino. Cioe` non e` esatto: l'ho preso per cortesia perche` non volevo sembrare maleducata e l'ho chiuso in borsa in attesa che qualcuno se lo mangi.
Per di piu` il primo giorno di dieta ho acceso la tv alle 9 e ho seguito la mezz'ora di lezione di aerobica e non contenta ho messo su pure il cd con il corso GAG!
Primo pomeriggio ronfavo nel letto spudoratamente...
Pero` adesso mi impegno, sono motivata, vedro` certamente i risultati e le feste natalizie non mi fanno nessuna paura.
La mattina del 24 ho iniziato con esercizi, colazione leggerissima e a pranzo solo insalata e poco pane. La sera cena completa di pesce.
E poi il diario mi aiuta perche` annoto le mie sensazioni e mi serve per segnare quante volte ho la tentazione di mettere in bocca il cibo senza pensare!

Percio` oggi leggo il mio diario alimentare e la mia recensione e` OTTIMA Ve lo consiglio vivamente. Potete ricavarne le calorie prese e quelle consumate in relazione al tipo di alimentazione che seguite e il tipo di attivita` motoria che praticate (anche una lavata ai vetri permette di consumare calorie!). Non serve per farsi le pare, non lo usero` per sempre, mi serve per imparare che ogni mio gesto ha una conseguenza e che posso vivere bene anche senza sentirmi completamente sazia.

Ed il dolce per restare nel club?
Eccolo qui: il panettone artigianale che ha fatto mio marito N.