da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

martedì 10 settembre 2013

Ho letto un libro brutto...ma brutto brutto eh? Scake recensisce "Io che amo solo te" di Luca Bianchini

Prima di tutto ci tengo a precisare con la massima serieta` che non amo per niente farmi nemici ne` apparire spietata a tutti i costi.

Ma quando e` troppo e` troppo!



L'autore e la casa editrice Mondadori hanno pubblicizzato questo romanzo con ogni mezzo (giustamente dico io, uno lavora e poi vende il suo prodotto no?): regalandolo agli ascoltatori della trasmissione "Colazione da Tiffany" come premio per la migliore risposta, attraverso riviste, interviste e perfino in cima ai monti durante almeno una delle serate-evento letterarie che i piccoli comuni organizzano per i numerosi turisti durante l'estate.
Una di quelle operazioni commerciali che si metteno normalmente in piedi per autori affermati.

Ma questa storia e` davvero piccola piccola e scritta male male. Non si merita per niente tutto il glamour che l'ha preceduta e accompagnata e non so perche` abbia fatto tanto successo. O forse si.

Luca Bianchini alla radio (birignao insopportabile a parte) e` cordiale e gentile, da' il benvenuto al pubblico la mattina presto con dedizione e solarita`.
Pero` dico io: MA PERCHE` TI SEI MESSO A SCRIVERE???????
E soprattutto quanto avevi in Italiano alle superiori?
Perche` il componimento non e` degno di un tema di terza media: una storia di una banalita` sconvolgente (della levatura di "Uomini e Donne" della de Filippi), perfettamente prevedibile dall'inizio alla fine, piattissima, dove i sentimenti piu` viscerali stanno a galla con i braccioli perche' non essendo abituati alla profondita` rischiano grosso (magari avessero rischiato un pelo di piu`) e per terminare con i pregi e` scritto in un'italiano che Devoto Oli si sara` rivoltato nella tomba 200 volte mentre il dizionario dei Sinonimi e Contrari ancora grida vendetta.

La trama e` presto detta: Mimi` e` il papa` dello sposo, Ninella la madre della sposa. Nel caos dei preparativi nuziali i due vivono a distanza e segretamente (manco tanto) il loro amore mai potuto consumare per una questione di onore familiare legata al passato. Attorno alla loro (molto ma molto cieca) passione ruotano una serie di personaggi purtroppo abbastanza realistici a partire dagli sposi Chiara e Damiano che non hanno capito cosa stanno per andare a fare in Chiesa (ma neanche il giorno dopo), i fratelli degli sposi a loro modo due patetici erotomani: Nancy sorella di Chiara diciassettenne aspira a diventare una velina intonata mentre Orlando fratello di Damiano sente il bisogno di dire al mondo che e` gay assolutamente il giorno del matrimonio di suo fratello.
Il tutto dovrebbe farci capire che in amore si puo` volare anche basso, si puo` accontentarsi per amore, per quieto vivere. Questa forse vorrebbe essere la morale del romanzo.
Invece su tutto aleggia una grettezza e superficialita` diro` a tratti imbarazzanti.
Per carita` Polignano, luogo in cui la storia si svolge, sara` uno spettacolare paese sulla costa della meravigliosa Puglia (mica per niente mi sono lanciata nella lettura) ed il Maestrale e` il trait d'union perfetto per legare le tante storie che sono spennellate malamente sui fogli di questo romanzo, ma ...tutto qui.

Luca sei tanto caruccio, ma smetti di scrivere questa roba per favore. Con tutta la pubblicita` che ti hanno fatto si potrebbe pensare che questo sia un vero romanzo e per errore spendere incautamente 16 dei nostri preziosi € per acquistarlo. Io fatalita' l'ho preso in prestito alla biblioteca di citta` (!).

Per terminare mi sembrava ovvio chiudere con una citazione.
Il libro e` costellato di pietre preziose, ma questo passo a mio modesto parere e` realmente l'emblema dello stile di Bianchini, ve lo riporto perche` cio` che ho scritto fin'ora potrebbe sembrare un po' esagerato e crudele. Poi ditemi voi.

da pag 175-176 di "Io che amo solo te" di Luca Bianchini ed. Mondadori

"Damiano guardo` il mare e si senti` rincuorato. Si era sposato senza pensarci, ma stava scoprendo una ragazza che conosceva bene solo sessualmente. Lo eccitava tantissimo, e questo gli era sembrato sufficiente per sceglierla, oltre al fatto che fosse di una buona famiglia. Cosimo pero` gli diceva sempre: la cosa piu` importante e` che funzioni a letto. Ora invece constatava che Chiara non solo valeva piu` di una scopata, ma sapeva leggere il suo sguardo."



 

4 commenti:

  1. No me l'hai proprio smontato....vabbè ormai la curiosità ce l'ho e lo voglio leggere lo stesso :-D

    la Cognata

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    1. E facciamoci del male! Ce l'ho ancora qui dalla biblioteca te lo passo?

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  2. eroica hai letto tutto il libro, io l'ho sfogliato ,ne ho letto delle parti e già m'infastidiva proprio questo Bianchini è insopportabile, anche su Vanity Fair,mi domando da chi sia appoggiato. perché non si regge. Gioca a fare il federico MOccia ( un altro che te lo raccomando) e si farà un sacco di soldi. da evitare. Elisabetta

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    1. Ovviamente d'accordo. Me l'avevano presentato come una cosa da non perdere per cui stoica sono andata avanti, ma...
      ciaociao

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Questo commento sara' letto anche dai miei bambini, tienilo presente!
Grazie Scake