da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

lunedì 11 giugno 2012

Scake recensisce "il club dei filosofi dilettanti"


-Il club dei filosofi dilettanti-
Alexander McCall Smith 

Questo invece mi e' proprio piaciuto.

Come sempre mi succede devo scrivere a caldo, infatti l'ho appena terminato due minuti fa. Giusto il tempo di mettere su l'acqua per il te'.
Fuori piove. L'aria e' umida e fresca, come deve essere l'estate ad Edimburgo dove la storia e' ambientata.
Tempo da te' e shortbread.




Mi sono chiesta dopo un po' che leggevo: ma questo autore che e' un uomo... ma come fa a scrivere con la testa di una donna??? Autorevole professore di medicina legale all'Universita' di Edinburgh, ma ora prolifico autore a tempo pieno. A vederlo e' proprio il volto della paciosita' fatta persona, di quelli che esprimono giovialita', cordialita', che non alzano mai la voce e sono ben consapevoli del loro successo, ma troppo intelligenti per mettersi completamente in poltrona.
La protagonista Isabel Dalhousie dal punto di vista culturale e sociologico e' secondo me il suo alter ego femminile. E' la direttrice di una rivista periodica di filosofia e fondatrice di un club di filosofi dilettanti. Benestante, ha vissuto all'estero, ma e' tornata nella cara vecchia Scozia, nella bella e familiare Edinburgh. Molto pacata nelle sue riflessioni e piuttosto equilibrata nel soppesare se stessa. Donna e quindi sensibile alle relazioni con le persone con cui si approccia sempre (e a volte anche purtroppo nel caso di Jamie) con atteggiamento maternalmente protettivo. Lei che madre non e' ed anzi sola con ancora nel cuore il suo unico mitico amore del passato che l'ha ferita ed umiliata, ma legata a se indissolubilmente.
A sconvolgere all'improvviso la sua vita tranquilla e routinaria e' un giovane bellissimo che precipita dal loggione del teatro dell'Opera e muore sulle poltrone sottostanti.
Isabel lo vede cadere. L'ultimo sguardo del ragazzo in volo e' suo e da quel momento la donna si sente in dovere di dare una spiegazione a questo fatto che la polizia interpreta come un incidente.

Lo leggero' anche una seconda volta perche' e' pieno di spunti interessanti e ci sono tante riflessioni cosi' belle che verrebbe voglia di appuntarle in giro per casa e rileggerle nei momenti di sconforto o confusione! Lo stile di McCall Smith e' davvero vincente ed in questo caso contrariamente a quanto detto per 44 Scotland Street anche la storia lo e'. E' asciutto, scorrevole, pulito e garbato.
Il primo di una serie di romanzi che vedono come protagonista la nostra Isabel per cui io tifo incondizionatamente!

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Grazie Scake