da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

venerdì 4 maggio 2012

Come una volta

E. e' in prima elementare ed ha iniziato in questi giorni a scrivere in corsivo e ad usare la penna cancellabile.
La maestra di E. ha fatto realizzare questi quadernetti per i suoi alunni che sono in tutto e per tutto identici a quelli di una volta.
I quadretti quadrati sono intervallati da due file di quadretti a rettangoli che servono per fare le "asole" delle "L" delle "H" e delle "G" e le gambe delle "F" delle "Q' delle "P" e delle "T".
Non so se mi sono spiegata...


Mi ha colpito molto questo lavoro e sono contenta che mio figlio scriva su questi quadernetti perche' ho fatto esperienza che non e' vero che la scrittura corretta e ordinata nel bambino sia cosi' scontata. E. per esempio che ha 9 anni ancora adesso fa fatica a saltare il numero giusto di quadretti quando va a capo. Lei e' la dimostrazione che non e' sempre tutto cosi' automatico nel cervello infantile.
I bambini vanno aiutati a dare le proporzioni e le misure alla pagina, a "spazializzare" il segno che hanno nella testa perche' non e' detto che afferrino al volo come muoversi su quel vuoto bianco.





Faccio un inciso

Anni fa partecipai a dei seminari informativi sul metodo Rapizza che e' un metodo di insegnamento che mio figlio G. ha seguito in prima elementare come una sperimentazione proposta dalla scuola. E' un metodo geniale secondo me che non sono un'esperta del settore. Non sono un'esperta del settore, ma ho la grazia di poter seguire l'apprendimento di ben cinque bambini che hanno un patrimonio cromosomico comune, ma sono tutti estremamente diversi tra loro.
Quel metodo avrebbe dovuto usarlo E. e non G. che ne ha giovato comunque moltissimo. Infatti ha una padronanza dell'uso della penna, del foglio, dello spazio, della lettura che a volte mi sorprende.
E non e' vero che come sostengono alcune insegnanti "contro" i bambini poi scrivono tutti con la stessa grafia! Sono invece MOLTO ordinati ed il loro filo conduttore scorre facilmente.
Non per niente questo metodo risolve alla grande un'enorme quantita' di casi di disgrafia e dislessia in soggetti sani ed in soggetti patologici.
Chiedo scusa agli adddetti ai lavori: parlo da mamma sul campo di battaglia. Tra parentesi chissa' se un giorno riusciro' a fare un post sullo shock che mi ha causato il mondo della scuola primaria....
Detto questo i quadernetti sono stati regalati alla maestra di E. da un insegnante della scuola grafica del capoluogo di provincia che li ha realizzati con i suoi alunni.

E. e' fiero del suo quadernetto. E la quarta di copertina? Non e' deliziosa? 

2 commenti:

  1. E. scrive benissimo in corsivo.Il suo disegno è bellissimo e gli ricorderà di questo bel giorno che lo hatto diventare più grande.

    Non ho mai letto del metodo Rapizza, ma mi documenterò. Sono sempre curiosa di conoscere fermenti e novità che riguardano la scuola. Per quanto riguarda la scrittura e il suo esercizio credo che scrittura e lettura sicure siano legate anche a tante altre attività che si svolgono nella scuola. Sto pensando a tutti i percorsi per lo sviluppo e la conquista di capacità spaziali e temporali che fanno acquisire quella che si chiama lateralità o lateralizzazione e che portano alla presa di coscienza dell'Io e del sè corporeo. Il tuo post mi ha suggerito tante attività e tante riflessioni su questo argomento, che ho fatto nel corso dei miei anni di insegnamento.
    ciao Scake.
    Buona preparazione al fantastico viaggio!
    La madame
    venerdì, 25 maggio, 2012

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    1. Ciao Madame sono ancora un po' imbranata e credo di avere un filtro di moderazione sui commenti. Controllero'!
      Intanto sono contenta di sentire quello che dici sulla presa di coscienza dell'io e del se' corporeo perche' ti assicuro che alcune delle maestre che seguono i miei figli ritengono queste cose abbastanza inutili e piantano i bambini davanti ai fogli perche' imparino prima di tutto a scrivere.
      Rispetto il lavoro degli insegnanti, ma mi sono dovuta attrezzare perche' E. con le sue difficolta' "lateralizzasse" a casa sua in compagnia della sua mamma e dei suoi fratelli che avevano delle maestre un po' piu' attente.
      Grazie di tutto!
      Scake

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Grazie Scake