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martedì 1 maggio 2012

Scake (40 anni) recensisce "Farm City"

Farm City - L'educazione di una contadina urbana

Me lo sono divorato come quando ho davanti un salamino: fetta dopo fetta, gustandomelo, ma con la frenesia di tagliarne ancora. Finché alla fine mi accorgo di averlo fatto fuori tutto.
Mi è piaciuto ovviamente.
Novella abita in un quartiere degradato di Oakland (la "sorella" povera di San Francisco) e in un pezzo di terra incolto pianta un orto.

L'orto di Novella lo sento un po' mio.
Anch'io l'anno scorso mi sono accovacciata ad ammirare la bellezza ed armonia delle forme di un germoglio di fagiolo che esce dalla terra. Così piccolo, così forte da spostare le zolle.

Ma lei per sentirsi contadina ha coltivato, ma ha anche allevato api, polli, oche, anatre, tacchini e maiali. Ha sfidato la paura di affezionarsi a quegli animali che avrebbe dovuto uccidere per nutrirsi. Questo libro ne e' il resoconto.

Io questo coraggio non ce l'ho, da quella volta che mi hanno servito una coscia di Carolina la gallina che avevo nutrito da ragazzina. Quella carne mi dette la nausea e non la mangiai. Così è ora: se mangio un animale non devo pensare che è un animale! Anche il pesce, trovarmelo lì intero che mi guarda, per me non è cibo: è un cadavere.

Novella è stata forte, faticando fisicamente e cercando di trarre attraverso questa esperienza tutto il buono del suo passato: un passato che l'aveva fatta soffrire. Ma gli errori dei propri genitori si perdonano quando si ricalcano i loro passi. E cosi' il suo lavorare la terra, usare della propria casa come di un laboratorio di esperimenti agrari, andare a raccogliere avanzi di cibo nei cassonetti della citta' per nutrire i suoi animali, e' stata una sfida contro la parte perbenista di se stessa e una vera e propria catarsi.

Condivido con Novella la soddisfazione di nutrirsi con il lavoro delle proprie mani e la gratuita' che la terra ti regala nei confronti di chi ha bisogno: quando hai tanto raccolto vuoi condividerlo con gli altri. Quest'ultima cosa l'ho provata con il mio orto e ne ho trovato conferma in un'altro bellissimo libro che consiglio a chi legge in inglese: "The dirty life-On farming, food and love" di Kristin Kimball.

Un'aggiornamento: Novella ha scritto un'altro libro per chi fosse interessato all'agricoltura urbana disponibile sono in inglese al momento: si chiama " The Essential Urban Farmer". Lo posto comunque perché so che agli appassionati-curiosi non fa paura la lingua straniera...

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Grazie Scake