da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

venerdì 8 giugno 2012

Oggi leggiamo il volto della privacy

Cosi' scrivevo un mese e mezzo fa:

"Oggi sono andata alle udienze generali alle scuole medie per M.
What a hell...? Non mi aspettavo questo allucinante casino.
C'era gente che per tenersi il posto contemporanemente in cinque file diverse davanti a cinque professori diversi aveva assoldato tutta la parentela nonni compresi! E siamo in un paesone di provincia, non oso credere a quello che succede nelle grandi citta'...


N. al terzo giorno di malattia per gastroenterite che mi ha prontamente passato (me lo sento che stanotte sbrocco..) e' stato costretto dai miei strilli e dalle parole gentili della mia mamma, che si offriva di tenerci i pargoli, a partecipare all'happening. Dopo un'ora e venti di fila era incazzato come una biscia:"e' assurdo stare qui cosi' cavolooooo!" come se in tutti questi anni di udienze io non avessi mai aspettato pazientemente che toccasse a me "almeno potevo portarmi l'abstract dell'articolo da recensire!" che voleva dire automaticamente perdere il turno per viaggio virtuale nel mondo dei sensori (N. e' un ricercatore elettronico n.d.r.).
Io cercando di non ucciderlo (almeno non in pubblico) guardavo interessata i lavori dei ragazzi appesi ai muri mentre aspettavo il colloquio con la prof. di educazione artistica.

Quando finalmente tocca a me lascio N. davanti alla porta di educazione tecnica ed entro a conoscere questa prof. "La ragazza e' educata, attenta, interessata e lavora bene" Fiiiuuuuu....
"Ma cos'e' questo sacchetto che devono fare con la carta da pacco?" chiedo visto che domani a casa nostra arrivano due compagne di classe per fare questo lavoretto. Allora la prof. mi parla del progetto sulla privacy ideato da un amico suo fotografo famoso (e intelligente aggiungo io) che ha chiesto la collaborazione di una classe delle scuole medie primarie. Il progetto educativo mira a far percepire ai ragazzi l'importanza di preservare la propria privacy non prestando il loro volto ai social network.
Per questo motivo ogni ragazzo della classe realizzera' su un sacchetto di carta il ritratto a tempera del proprio viso e sara' poi fotografato in piedi con il sacchetto in testa.
Queste fotografie apriranno un convegno sul giornalismo e desteranno sicuramente molta attenzione perche' l'idea e' fenomenale.

Inizialmente prenderanno confidenza con le tecniche artistiche, ma anche con se stessi creando la propria immagine e quindi studiandosi attentamente, sforzandosi di essere riconoscibili, ma poi vedersi con questo ritratto al posto del viso li aiutera' a capire quanto si puo' essere se stessi pur apparendo diversi. Quindi iniziare a pensare che interagire con il mondo e' possibile anche attraverso le proprie idee, le proprie capacita' mettendo da parte l'"immagine" che oggi come oggi e' spesso il modo piu' veloce e facile per conquistare gli altri.

Io stessa confezionero' un mio ritratto e lo usero' come immagine sul blog visto che Carl Larsson si e' arrabbiato e quando posto commenti non mi lascia piu' usare il ritratto di sua moglie Karin con uno dei suoi figli in braccio!"

Siamo alla fine dell'anno e le ragazze hanno confezionato il sacchetto a casa nostra e l'hanno dipinto a scuola. I





Il lavoro artistico e' stato molto impegnativo e si sono sforzati tanto di rendere il loro ritratto il piu' simile possibile alla loro faccia. M. non e' soddisfattissima del suo lavoro, ma a me piace il fatto che abbia inconsciamente messo su carta il lato del suo carattere piu' serioso, proprio quello con cui di solito si presenta agli altri! Direi che almeno una parte del progetto ha funzionato: abbiamo parlato insieme di quali tratti del dipinto differiscono di piu' dalla realta' e come avrebbe voluto invece renderli.
Il sacchetto me l'ha concesso a casa la prof. per un giorno. E' stato un gesto gentile e la ringrazio.
E quindi adesso potete conoscere la mia M.!




PS Dal vero e' bellissima!!!!!

2 commenti:

  1. Ciao Scake
    Che fermento di idee nelle scuole! Dovrebbe esserci una banca dati nazionale per poter attingere e confrontarsi con idee diverse provenienti dalle diverse scuole del territorio.
    Pronta per la partenza? Sono in attesa di tuoi racconti "esteri"
    Ciao Scake

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  2. "Pronta" e' una parola grossa. Ogni volta che apro un armadio per prelevare abiti da mettere in valigia mi viene lo scoramento: "questo e' da lavare, questo bisogna dargli una stirata, questo mi sa che non le sta piu'...ma che ci fa qua dentro 'sta roba?"
    Comunque ancora non sono propriamente cosciente di cosa stiamo per fare...
    E poi prima dobbiamo ritirare le pagelle!!!!
    Sta per arrivare una sorpresa per le mie lettrici (eh..eh..eh..)
    ♥♥♥ Scake

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Questo commento sara' letto anche dai miei bambini, tienilo presente!
Grazie Scake